La meraviglia
Ho molti difetti e pochi pregi.
Potrei mettermi a contarli, i difetti, in fila, uno per uno, oppure potrei riempirci il salvadanaio fatto a maialino che tengo in cucina.
Ogni tanto, dal buco di sotto, tirarne fuori qualcuno, e poi rimetterlo dentro, e magari tirarne fuori un altro, quello che decide la sorte.
Si. Quasi quasi faccio così.
Poi però ho lei, il mio pregio più pregiato, quel pregio che se lo racconti ti guardano strano, la capacità di meravigliarsi.
Si.
Io ancora mi meraviglio. Di tante cose.
E mi meraviglio della gente che non si meraviglia.
E penso, meglio i miei mille e più difetti che l’incapacità di meravigliarsi.
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