La mia collega Paola (nome di fantasia) al telefono dice a qualcuno in ascolto dall’altra parte “Ciao, è nata Alice”.
La guardo e mi dice “è nata la figlia della sorella di mia figlia” poi aggiunge “lo so che è complicato”.
So che Paola ha avuto due relazioni importanti e che da queste relazioni sono nati i suoi figli, un maschio e una femmina.
Paola è una di quelle ex mogli che io ammiro. Una donna in grado di gestire il proprio vissuto in modo equilibrato, una donna in grado di mettere in gioco emozioni sane e positive per il bene di sua figlia e della famiglia che è davvero allargata.
Paola è una di quelle donne che riescono ad andare oltre. Oltre i propri problemi di relazione con l’ex, oltre il mantenimento che non sempre arriva, oltre l’immaturità della persona che poi si riflette in altri ambiti della vita.
Paola è una donna che ha un concetto di famiglia che io condivido ovvero luogo dove regna l’amore e la comprensione tra le persone che vi si relazionano.
Mi dice “sono nonnastra” e lo dice con orgoglio come se questa bimba fosse figlia della figlia da lei partorita.
Anche adesso la sento chiamare, felice, annunciando la nascita di questa nuova luce nella sua famiglia.
E io oggi comincio la giornata più serenamente pensando che oltre questo muro c’è una donna vera.