Tratto da quattro chiacchere e dai pensieri … Diario di un’anima a gettone … “Io ci sto male, non malissimo, ma ne soffro.
Mi manca quel nostro rapporto, quel eterno flirt che mi dava la spinta per affrontare le noiose ore di lavoro, mi mancano le sue attenzioni costanti, in alcuni momenti pressanti, i suoi gesti di tenerezza e mi manca soprattutto il pensiero del “potrebbe essere”.
Analizzando il tutto, anche se è ancora presto per un analisi lucida, mi rendo conto che in fondo per lui io sono sempre stata una semplice distrazione dalla noia d’ufficio..
Poteva essere così per chissà quanto tempo. Per lui ero una semplice compensazione di qualche mancanza di qualcosa, un gioco divertente, un riempitivo disimpegnato.
Per me no, io l’ho presa diversamente… Certo non posso dire di essermi innamorata, certamente mi sono fissata oserei dire, ma in maniera strana, come non mi era mai capitato.
La parte romantica di me, quella che è rimasta dopo le troppe delusioni, ancora mi sussurra che in fondo qualcosa c’era, qualcosa c’è, ma è una voce flebile e bugiarda…. Non l’ascolterò io, come non l’ha ascoltata lui…”